PD e Autonomia Differenziata: si punta al referendum abrogativo
Lo scorso 8 marzo, presso il Chiostro di San Domenico, si è svolto l’incontro pubblico organizzato dal Circolo locale del Partito Democratico “Questa non è autonomia”. Argomento di discussione il disegno di legge sull’autonomia differenziata a firma del ministro leghista Roberto Calderoli che, se approvato, assegnerebbe alle Regioni la gestione in proprio di alcune delle materie al momento di competenza dello Stato (istruzione e sanità sono solo alcuni dei temi caldi), con tutte le conseguenze del caso in termini di sostenibilità finanziaria e raggiungimento dei LEP - livelli essenziali di prestazione.
Folta la cornice di pubblico presente, d’altronde il tema dell’autonomia regionale è da sempre in grado di attirare la curiosità dei cittadini, creando dibattiti trasversali. Non è un caso che tra gli uditori presenti figurassero componenti dell’attuale maggioranza consiliare (le assessore Recchia e Tinella, i consiglieri Curci e Luciani, il presidente del Consiglio comunale Intini) e dell’opposizione (i consiglieri Conforti e D’Ambruoso). Assenti i componenti di maggioranza e minoranza in orbita centro-destra, oltre ai noti scontenti del centro-sinistra locale. Presente il Sindaco Intini, che invitato ad intervenire, ha lanciato l’allarme sul rischio che il divario tra nord e sud Italia diventi insanabile - motivo conduttore della serata -, criticato la scelta di esautorare i Sindaci e concluso con un invito al voto in favore di chi «vuol trasformare il sud nel motore trainante dell’Italia» (il contesto della serata lascia pensare che si trattasse di un invito al voto in favore del centro-sinistra ndr).
A fare gli onori di casa la segretaria del PD Marta Jerovante, alla quale è toccato il compito di relazionare sulle dinamiche di una riforma destinata a cambiare il Paese, perlustrandone le zone d’ombra. Tra i relatori erano presenti i Deputati PD Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e il segretario del PD pugliese Domenico De Santis.
Nei quasi novanta minuti di dibattito è apparsa chiara la consapevolezza del Partito Democratico sull’inevitabile approvazione parlamentare del disegno di legge, così come chiara è apparsa la proiezione del partito sul potenziale referendum abrogativo che sarebbe promosso dalle opposizioni. Proprio a proposito del possibile referendum, secondo il segretario De Santis, la sfida del PD sarà evitare che il dibattito dei prossimi mesi si trasformi in una semplice sfida tra meridione (che sembrerebbe danneggiato dal provvedimento) e le Regioni più ricche del nord Italia.